Dans la nuit



Mostra Personale dell'Artista Morena Fortino
... a favore del Progetto SMS (SaluteMentaleSolidale) dell'Associazione di volontariato Amici di Voloalto di Battipaglia SA

Progetto SMS


Progetto SMS

SMS1
Un sostegno personalizzato alle persone con disagio esistenziale e alle famiglie di persone con disagio psichico per ridare speranza e combattere l'isolamento.

OBIETTIVI
Attraverso la costruzione di un rapporto personale e di fiducia tra i Volontari e chi si rivolge a SMS cerchiamo di:
  • Accogliere le famiglie di persona con disagio psichico grazie ad un Centro ascolto multicanale (sms, internet, sportello) e multidisciplinario.
  • Accompagnare il paziente e i famigliari in un percorso di consapevolezza del bisogno verso una terapia idonea, attivando mirati contatti con le strutture specialistiche e professionisti convenzionati con l'associazione Amici di Voloalto.
  • Combattere l'isolamente e prevenire l'insorgere di patologie psichiche grazie all'informazione, la condivisione e la formazione.

A CHI È DIRETTO
  • Familiari di persone con disturbi psichiatrici che non riescono a gestire in modo soddisfacente la situazione, disorientati e/o non sufficientemente informati.
  • Persone che attraversano un periodo di disagio esistenziale particolare.  

LA FORMAZIONE
I Volontari del Progetto SMS hanno seguito la formazione completa in associazione e maturato una profonda esperienza come operatori dell'ascolto o come facilitatori in gruppi di Auto-Aiuto. Al progetto collaborano anche Volontari Counselors con una preparazione professionale all'ascolto e esperienza nella relazione d'aiuto, Volontari Psicologi, Volontari Sociologi, Volontari Assistenti Sociali, Volontari Educatori Professionali.

LE ATTIVITÀ
Le attività ordinarie di SMS sono coordinate in sede con le seguenti modalità:
  • richiesta d'aiuto anche via SMS su numero dedicato o via chiamata o via email;
  • colloqui telefonici, scambi mail o incontri di sostegno e/o orientamento;
  • consulenze psicologiche;
  • colloqui di counseling individuale e/o familiare;
  • accompagnamento nei luoghi di cura;
  • accompagnamento scolastico;
  • gruppi di auto-Aiuto dedicati;
  •  partecipazione ad attività ricreative dedicate (arteterapia, musicoterapia, teatro sociale, tecniche di rilassamento, ecc…).

Boom nel consumo di antidepressivi. Ma a volte non è una malattia…


Pubblicato su www.reppublica.it – 18/04/2011
Boom nel consumo di antidepressivi
Ma a volte non è una malattia

Per alcuni esperti  numerosi dei casi 'bollati' come depressione potrebbero in realtà essere non altro che condizioni momentanee di tristezza, pessimismo dovute a situazioni o all'indole individuale. Secondo una tesi ancora più provocatoria, l'aumento di diagnosi sarebbe collegato a interessi delle case farmaceutiche. Ne è convinto lo psicoterapeuta Gary Greenberg che spiega la sua teoria nel suo libro: "Storia segreta del male oscuro"

di VALERIA PINI
Crescono i consumi di antidepressivi e ansiolitici nel mondo occidentale. Solo negli Stati Uniti in 10 anni le vendite sono triplicate. E' boom di casi di depressione diagnosticati che potrebbero, in parte, essere il risultato di un'eccessiva medicalizzazione del sano "sintomo tristezza" e di criteri diagnostici ancora dubbi, quindi un eccesso di diagnosi e cure. Nostalgia, senso di inadeguatezza, tristezza, malinconia, non coincidono sempre con 'il male oscuro'.  A lanciare l'allarme è Paolo Cioni, docente alla Scuola di Specializzazione in Psichiatria di Firenze. Secondo l'esperto molti di quei casi 'bollati come depressione potrebbero in realtà essere non altro che condizioni momentanee di tristezza, pessimismo dovute a situazioni o all'indole individuale.
I dati. In Italia oltre 6 milioni gli italiani soffrono di problemi psichiatrici. Fra loro in molti sono afflitti dal 'male di vivere'. Solo negli Stati Uniti dal 1987 al 1997 sono triplicati i casi trattati e cosi l'uso di antidepressivi.  Cioni non ha dubbi: siamo di fronte a una "pandemia" fittizia di depressione. Secondo i dati Osmed in Italia il 12% della spesa farmaceutica riguarda antidepressivi e ansiolitici.  E non mancano gli allarmi per il futuro: l'Oms infatti prevede che la depressione sarà nel 2020 la seconda causa di disabilità dopo le malattie cardiovascolari.  "Ansia e depressione sono sentimenti che emergono spesso nella vita quotidiana e  -  spiega Cioni  -  prima ancora di essere fonte
di sofferenza e impedimento (e quindi malattia), assolvono a uno scopo: l'ansia per esempio è una reazione di allerta di fronte a un pericolo ". "Talvolta si tende a confondere alcuni stati provvisori dell'umore, come la tristezza, lo sconforto, la nostalgia, lo spaesamento, la malinconia,  il senso di inadeguatezza, la solitudine, il calo del desiderio e della libido, – dice Antonio Lo Iacono, presidente della Società italiana di Psicologia  – , tutti sintomi che possono accadere nella normalità del vivere quotidiano, nella sua variabilità legate al carattere, all'ambiente e alle relazioni, sintomi che potremmo definire "reattivi", cioè causati da circostanze particolari, che si differenziano dalla depressione endogena (distimia, sindrome monopolare, sindrome bipolare…. etc.)". 
La tesi provocatoria. Secondo una tesi provocatoria, la depressione è un'invenzione della nostra economia. La società competitiva ha rimosso "il diritto alla malinconia", trasformandola in "un male oscuro". Ne è convinto lo psicoterapeuta Gary Greenberg peresenta nel suo libro: "Storia segreta del male oscuro", appena pubblicato in Italia da Bollati Boringheri. Per Greenberg a volte i pazienti non sono depressi, ma solo tristi. Si è semplicemente in presenza di una sindrome costruita dalle case produttrici di psicofarmaci per fare di un malessere congenito nella natura dell'uomo un male definito. La depressione, quella vera, è un'altra cosa.
Il confine con la malattia. Ma come mai aumentano i casi di malessere? Siamo sempre più infelici e insoddisfatti? "Le persone  hanno sempre più paura del futuro, la crisi attuale è molto legata alla sfiducia negli altri e nella società in genere. Perciò c'è molta diffidenza, confusione di valori  – piega ancora Lo Iacono – . Un altro spauracchio per molti, soprattutto i giovani, è la paura di star soli, cioè di non esistere per gli altri, quindi c'è una corsa alle amicizie tramite Facebook. C'è una forte dipendenza affettiva che si correla spesso ad altre dipendenze compulsive".
Il male oscuro. Il punto centrale rimane quello di capire quando si è di fronte a una malattia e quando c'è semplicemente uno stato d'animo fisiologico scatenato da una situazione, come ad esempio, la morte di una persona cara. "Un lutto non elaborato crea una situazione di disagio, di confusione e una disperazione che può interferire notevolmente nel comportamento e nella relazione con se stessi e con gli altri -. Spiega Lo Iacono – .  Con l'aiuto della psicoterapia il lutto, in molti casi, si può affrontare e superare parzialmente . Altra cosa e la psicopatologia depressiva, questa sindrome è caratterizzata da due tratti fondamentali: l'umore triste e un rallentamento psicomotorio. Il mondo del depresso è spesso costellato da una sensazione di rimorso e di nostalgia del passato, disinteresse verso la vita attuale, anestesia affettiva, poca vivacità e scarsa speranza di migliorare il proprio futuro. Inoltre c'è un atteggiamento di passività, ruminazione mentale e pessimismo, che rendono l'individuo depresso restio a qualsiasi cambiamento, in qualche modo una costante paura di vivere e una graduale demotivazione esistenziale. Altre sintomatologie, sopratutto nel disturbo depressivo maggiore sono insonnia o ipersonnia quotidiana, ricorrente affaticabilità o mancanza di energia".
La diagnosi. Non ci sono test oggettivi in psichiatria come radiografie o esami del sangue, o un esame che possa dire in modo definitivo se una persona sia o meno affetta da un disturbo mentale e questo rende difficile fare una diagnosi precisa. Tuttavia per Cioni sono già disponibili, ma ancora troppo poco usati, indici psicofisiologici per la validazione del quadro clinico di depressione quali ad esempio la presenza di profonde alterazioni della qualità del sonno, rilevabili con un elettroencefalogramma; la riduzione dell'attività elettrodermica (cioè del passaggio cutaneo di corrente); l'aumento del tono simpatico, cioè della vasocostrizione (rilevabile con tecniche cardiologiche). Ma secondo Cioni per ora si riscontra soprattutto la tendenza ad ampliare il ventaglio dei disturbi che potrebbero rientrare nel "calderone" della depressione.
Le associazioni. Comunque sia chi si ammala di depressione deve rivolgersi a un medico competente. Va fatta una diagnosi seria ed è necessario seguire una terapia, perché dal 'male di viverè è possibile guarire. Esistono comunque numerose associazioni che possono assistere e consigliare i malati e i loro parenti. Il Progetto Itaca 1,  ha un numero verde contro la depressione, l'ansia, gli attacchi di panico, la bulimia e l'anoressia. All'800 274 274, attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle 23 e la domenica dalle 15,30 alle 19, rispondono dei volontari che danno sostegno, informazioni sulla malattia e mettono in contatto con strutture sanitarie pubbliche e altre associazioni. L'Addap- Associazione depressione da attacchi di panico -Onlus 2 si occupa di attacchi di panico e di depressione, mentre esiste un centro che si occupa di puerpere con depressione post partum 3. Si può trovare anche aiuto sul sito dell'associazione Ricinofiorito 4che ha una sezione dedicata agli anziani, ol'Associazione percorsi di luce 5  e Rete contro l'ansia e la depressione 6Samaritans Onlus7la Rete contro l'ansia 8